Seven

Avete mai fatto caso a quanto siano diverse tra loro le fasi della vita? Magari dieci anni fa eravate molto diversi da come siete oggi, sono cambiate le priorità, i desideri, le necessità o le piccoli grandi cose che rendono felici. È possibile che in quegli anni non immaginavate minimamente che vi sareste trovati ad affrontare le difficoltà di oggi o a prendere in considerazione scelte e perché no, persone. Se ci guardiamo indietro, è facile notare come siano avvenuti dei cambiamenti, positivi e non, che di fatto ci hanno trasformato. Qualcuno potrebbe pensare che si tratti del normale scorrere della vita e avrebbe ragione, ma se esistessero dei momenti specifici nei quali siam più disposti a cambiare la nostra anima?
L’attimo fuggente© (1989). Diretto da Peter Weir. Scritto da Tom Shulman.. Distribuito da Warner Bros. Italia.
Tanto la biologia, quanto la psicologia, il sufismo e altre correnti spirituali, riconoscono che esattamente ogni 7 anni avviene qualcosa in noi, sia a livello fisico che psicologico. Si tratta di un numero ricorrente nelle religioni se pensiamo ai giorni in cui Dio creò la Terra, ai 7 vizi capitali, alla completezza che rappresenta nel Buddhismo o ai 7 cieli del Corano; in storia lo troviamo nei sette re di Roma, in filosofia nei sette savi. E poi ci sono una serie di altre cose come i giorni della settimana, i cicli lunari, i chakra, i colori dell’arcobaleno e le note musicali che sono sempre e solo 7.
Allora cosa succede ogni sette anni?
l sufismo, corrente mistica islamica, individua ogni 7 anni un tempo: il tempo della crescita, che va dalla nascita ai 28 anni ed è il tempo nel quale si sviluppano organismo e personalità. Esso è caratterizzato dall’elemento acqua in eccesso e questo comporta instabilità, indecisione, disorientamento e la cieca ricerca di una strada. A seguire c’è il tempo della stabilità che va di 28 ai 56 anni; è il momento nel quale si impiegano le energie per auto-realizzarsi, nel lavoro, nell’amore, nel rapporto con la natura e con se stessi. Si diventa indipendenti, autosufficienti e si cerca di creare una vita armoniosa dove la mente possa evolvere e nutrirsi ogni giorno. Il terzo tempo è quello della prosperità, che va dai 56 agli 84 anni; in questo periodo nel corpo diminuisce l’acqua e si va alla ricerca di ciò che appaga e fa sentire bene, che sia anche l’esercizio fisico; si fronteggiano i primi acciacchi e le ore di sonno diminuiscono, dando spazio ad attività e interessi che gratificano il cuore. Infine c’è il tempo della saggezza, quando l’anziano torna un po’ bambino, desideroso di attenzioni e cure. Lo spirito si espande e accresce, mentre il corpo perde colpi. Il tempo della saggezza avvicina alla morte con accettazione e gratitudine, a patto che ogni tempo sia stato rispettato e vissuto a pieno, secondo un processo evolutivo consapevole.
Vediamo che ne pensa la biologia.
La biologia sostiene che ogni 7 anni le cellule del nostro corpo si rinnovano per ripristinare l’intero organismo. Nel corso del primo settennio, il bambino sviluppa il sistema neurosensoriale che gli permette di assorbire e riconoscere la realtà circostante attraverso i sensi. Nei secondi 7 anni, organi come cuore e polmoni completano il loro sviluppo e assieme ad essi anche capacità cognitive come pensiero e memoria; comincia per il bambino una fase di vita nella quale i suoi pari sono fondamentali ai fini della comunicazione e della socialità.
Durante il terzo settennio, corrispondente all’adolescenza, il ragazzo inizia ad acquisire la capacità di astrazione, l’interesse per le scienze e per tutto ciò che è estremo, come gli ideali e il mondo emotivo vissuto con intensità. La sessualità diviene essenziale così come lo è la ricerca di un partner e della propria identità sessuale. In questo periodo si conclude la prima triade di settenni caratterizzati dagli impulsi di tipo passivo legati all’ego.
La seconda triade che va dai 21 ai 42 anni, diventa prerogativa della persona trovare un posto nel mondo; si sviluppano le capacità di sentire e volere, favorevoli per l’ottenimento di beni materiali e non e per concentrarsi sulla propria carriera professionale. L’attenzione è rivolta alla sicurezza e alla comodità.
Infine la biologia considera la terza triade che va dai 42 al 63 anni, nella quale la persona è orientata allo sviluppo della propria spiritualità, alla ricerca di se stessi che, oltre i 63 anni, diventa centrale nella vita della persona a discapito di un corpo più affaticato e problematico. Come il sufismo, dunque, anche la biologia sostiene che da un momento in poi perdono di senso le cose materiali per dar spazio ad un mondo interiore che si ha voglia di capire ed esplorare in modo consapevole, dando spazio alla propria spiritualità e alla comprensione del senso dell’esistenza.
E voi quanti anni avete? In quale settennio vi trovate?
Cominciate a far caso alla vostra età e ai cambiamenti che si stanno verificando, conseguenti o meno a eventi particolari di vita. Riattraversate gli anni passati e coglietene l’evoluzione ed il modo in cui prospettive, idee e programmi, hanno cambiato forma e contenuto. Godetevi il viaggio con consapevolezza.
Cogli l’attimo, cogli la rosa quand’è il momento”Perché il poeta usa questi versi? Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato. Li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli, pieni di ormoni, come voi, invincibili, come vi sentite voi. Il mondo è la loro ostrica, pensano di essere destinati a grandi cose, come molti di voi, i loro occhi sono pieni di speranza, proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi ragazzi, ora, sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione, li sentirete bisbigliare il loro monito: carpe… carpe diem… cogliete l’attimo, ragazzi… rendete straordinaria la vostra vita“.
Robin Williams – Jhon Keating