La geometria rivelatoria

Avete presente quei disegni geometrici, simmetrici, perfetti e colorati? Sono i Mandala, ovvero delle rappresentazioni magiche originarie del Tibet, che nel tempo si son diffuse nelle culture asiatiche e americane fino a giungere a noi. La parola Mandala ha origine dal sanscrito e significa “cerchio“, indicativa della figura portante di queste immagini. Anticamente e ancora oggi, i Mandala venivano realizzati dai monaci buddisti con l’uso di sabbia colorata per decorare templi e tessuti o come pratica rituale da distruggere successivamente. Attualmente li troviamo su carta da colorare, in diversi formati e versioni; esistono i Mandala dedicati ai più piccoli o quelli più simpatici e trasgressivi dove, ad esempio, si possono colorare parolacce e insulti.
Photo by Jamyang Zangpo (2012)©
In senso più classico, il potere del Mandala è racchiuso nella sua circolarità rappresentativa, portatrice del tutto universale, del cosmo e della natura nel suo insieme. Si tratta di figure senza tempo, dove ogni cosa scorre in modo fluido e continuo, quasi ipnotico; il cambiamento è senza interruzioni in un continuo mutarsi di colori, linee, intrecci, in cui nulla è permanente.
Carl Gustav Jung, fondatore della psicoterapia analitica, si dedicò allo studio dei Mandala sin da giovane. Egli scriveva:
Ogni mattina schizzavo in un taccuino un piccolo disegno circolare, un mandala, che sembrava corrispondere la mia condizione intima di quel periodo. Con l’aiuto di questi disegni potevo di giorno in giorno osservare le mie trasformazioni psichiche. Solo un po’ per volta scoprii che cos’è veramente il mandala: formazione, trasformazione della mente eterna, eterna ricreazione e questo è il Sé, la personalità nella sua interezza.
Jung era certo che il Mandala fosse una rappresentazione del proprio mondo interiore, la forma ideale di sé nel cosmo. La disposizione degli spazi, i colori utilizzati e l’alternarsi delle geometrie è una trasposizione esterna di ciò che abbiamo dentro. Attraverso il Mandala è possibile dare forma e concretezza a qualcosa di altrimenti inaccessibile ai nostri sensi. Osservarlo, infatti, non è come dare attenzione a un qualunque disegno: in esso è racchiusa l’energia universale, già presente nell’inconscio collettivo che accomuna tutti gli esseri. In altri termini, ciascuno di noi possiede dentro sé la totalità energica che vediamo proiettata all’esterno attraverso il Mandala. Questo spiega perché disegnarlo o colorarlo ci permette di ritrovare noi stessi.
Si tratta di una vera e propria mappa simbolica, che volge con precisione verso il centro, fornendoci l’orientamento psichico di cui abbiamo bisogno per guardarci dentro. Il Mandala, quindi, funziona come una bussola interiore che ci guida verso la guarigione.
In psicoterapia i Mandala possono essere usati da tutti e permettono il contatto con sé stessi, facilitando il rallentamento di pensieri assillanti e invadenti. Essi sono fondamentali per calmare stati ansiosi e migliorare la concentrazione; favoriscono la creatività e l’intuizione nonché la risoluzione di problemi. I Mandala concedono la possibilità di essere nel qui ed ora, lasciando emergere le emozioni del momento; il cerchio che li delimita dà il contenimento e la protezione di cui abbiamo senz’altro bisogno.
Cominciate subito! Scegliete un Mandala dal web, stampatelo e coloratelo. Accompagnate il momento con la musica strumentale che preferite e lasciate che il viaggio abbia inizio.
I simboli non sono inventati; esistono,
appartengono all’alienabile patrimonio dell’umanità
si potrebbe anzi dire che tutti i pensieri e le azioni coscienti
sono la conseguenza inevitabile del processo inconscio
di simbolizzazione, e che la vita dell’uomo è governata dai simboli
G. Groddeck